Una giornata qualsiasi

14 Marzo 2002
1 minuto di lettura

Era dicembre, il sole faceva capoccella tra le nubi, l’aria fredda mi faceva rabbrividire nel colletto di pelliccia ecologica mentre alla stazione, attendevo il treno che proveniva da Milano. La gente mi passava accanto senza vedermi, il venditore di panini e bibite chiamava a gran voce i clienti e il fischio del treno interruppe i miei pensieri. Stava arrivando, tra poco sarei stata tra le sue braccia! Attesi col cuore in tumulto quasi in punta di piedi per riuscire a cogliere in mezzo alla folla, il suo ciuffo di capelli scomposti. Qualche minuto dopo eravamo già mano nella mano per le vie di Firenze, il vento giocava con i suoi capelli, aveva un raggio di sole negli occhi così felici e spensierati che li rendeva luminosi e splendenti, le labbra distese in un sorriso affettuoso che scaldava il cuore. Tutto quello che successe dopo l’ho dimenticato, le liti, le bugie, il rancore. Mi resta il ricordo di un giorno di sole, di un ragazzo pieno d’amore, nessuno potrà cancellare quei momenti, neppure io.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Articolo precedente

Come puoi amare…

Prossimo articolo

Venerdì 15 Marzo ore 12.25

Le ultime da Le vostre storie

Rebirth

La stagione dell’amore viene e va, i desideri non invecchiano quasi mai con l’età. Se penso a come ho speso male il

NON SAPREI…

Ho aperto questa pagina con l’intensione di scrivere qualcosa…non so cosa, ma l’intensione c’era, lo giuro. Adesso tutto quello che mi viene

Che bello fare parte di voi!

Da tempo volevo pariticpare del diario e potere scambiare con voi tante  belle cose e finalmente sono riuscita a scrivermi per la prima volta

senza titolo

i giorni vengono..e passano, portandosi dietro cose belle e cose brutte, bisogna reagire, con tutto se stessi, facendosi a volte violenza, chiudendo
TornaSu