La cometa

25 Marzo 1997
1 minuto di lettura

Colori, luci
Immagini suoni
Penetrano nella corteccia
Giocano con la mia testa

Sogni infantili
persi in qualche angolo di memoria
ed io a perdermi, sempre a perdermi
vorrei un trenino elettrico
o magari un castello per fare un assedio
o ancora dei pupazzetti che parlano
tiri la corda e senti Ti voglio bene
chè è da tanto che non lo sento
è da troppo che nessuno me lo dice.

Non lasciarmi con troppi interrogativi in testa
Non abbandonarmi così ti prego
E mi ritrovo al solito pub
Col solito boccale di birra pieno fino all’orlo
Con in testa i soliti casini

C’è un mago che pensa a noi da qualche parte
Una forza misteriosa che governa il mondo
Splende di luci di ogni colore
E vomita miele

C’è qualcuno che gradisce la mia compagnia
Un mito che riaffiora dal passato
Un sogno che credevo di aver distrutto
Un angelo con gli occhi azzurri e le labbra luminose
La pace, la tranquillità
La gioia, la vita

E scopro fra la cascata delle mie emozioni
Un sasso nero, ben levigato
A forma di cuore
Prima che lo possa gettare
Qualcuno me lo ruba di mano
E lo porta su nel cielo
In alto, verso le stelle
E quel sasso vaga adesso nello spazio
E la sua coda trascina con sé i miei ricordi
Così nello spazio tutti mi conosceranno

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Articolo precedente

Improvvisazioni del 18 Marzo 1997

Prossimo articolo

Umanità

Le ultime da Frammenti Notturni

nella stanza dei sogni infranti

Roccia masticata dal vento si agita nel pozzo eterno della miseria e come fogli di giornale bruciano i giorni degli uomini spezzando sogni e

Lamenti

Che disgrazia… ho orrore dei ricordi Che angoscia… ho paura del futuro Che malinconia… sto ancora pensando a lei Che rabbia… penso

una storia estiva

è dolce rientrare e trovare la tua chiamata sul mio cellulare ogni volta che leggo il tuo nome veronica prometto a me

Un giorno arriverò puntuale

Potresti passare per buona, se solo ogni tanto cercassi di essere puntualeho messo quel profumo che mi hai regalatotagliato la barba come

Visioni

I Dentro la grotta Un sole anarchico Invadeva Quella linfa cupa Dai mille tentacoli incandescenti II Urla, grida plasma il suono silenzioso
TornaSu