introspezione numero 10 (temazcal)

9 Agosto 2012
1 minuto di lettura

temazcal
chiedo il permesso di entrare
con le ginocchia doloranti sulla pelle del pianeta
ad accogliermi non c’è pace
ma l’oscuro nemico che rifuggo da tempo immemore

temazcal
il cerimoniere offre alla porta del fuoco
la sacra acqua
per far pace con la terra
per l’armonia col pianeta
ed è lì che avverto il mio oscuro nemico
farsi strada attraverso il calore
per arrivare formicolando alle dita
e strapparmi un sospiro d’ansia
unito al desiderio di fuggire

temazcal
il rito non può essere interrotto
il cerimoniere mi sbarra la strada
la porta è chiusa
anche un vigliacco non ha speranze

temazcal
le piume si bagnano alle correnti di calore
il ventre è caldo, troppo caldo
non è sudore ma placenta quella che mi copre
e non ho sazio
la voglia di fuggire mi occupa la mente
mentre lo sguardo dolce di un amico
vorrebbe essermi d’aiuto

temazcal
la terra reclama ancora acqua
mi alzo in piedi
la faccia brucia
e così rovino sulla madre
spargendo la mia fame sulle anime innocenti

cosa mi hai fatto
cosa mi state facendo
la mia pelle, non voglio starci dentro
lasciatemi andare vi prego
lasciatemi solo

il cerimoniere apre la porta
ed il temazcal mi sputa fuori
come un figlio non desiderato
un parto prematuro
una rinascita ingloriosa

faccia a terra, mastico foglie di coca
sprezzante verso me stesso
in odio al nemico
seggo su un tronco marcio
ed inizio a parlare:

l’oscuro nemico
vincerà ancora
fino a quando sceglierò la paura
come la mia sicura dimora

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

Articolo precedente

comunicazione e divagazioni da sfere ruotate (numero infinito)

Prossimo articolo

comunicazione numero 6 (deepness)

Le ultime da Frammenti Notturni

Pensieri di Notte

Notte fragile Solo un colpo e un sibilo povero me povero me Il giorno si chiude nel buio si sono alzate le

5 ore

non mi spiego questo dolore è come un fiume che straripa ogni 5 ore

Trip

Ohhh, il mio maestro sporgeva il viso fra le nuvole mi sentivo sicuro quando avevo queste visioni. Ohhh, sentivo te nel mio

Ascolta

Ascolta, presta orecchio alle favole inventate fra chiome invecchiate qualcuno sceglie per me ma non amo questa sua qualità e lo uccido,
TornaSu