Favola d'amore 3

19 Gennaio 2007
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1 minuto di lettura

Gli anni passano e mi accorgo di aver lasciato alle spalle tante cose belle (naturalmente altrettante cose brutte che fortunatamente sono morte e sepolte), eppure tutti questi ricordi vanno via via sprofondando sempre più nel meccanismo selettivo della memoria. Chi avrebbe mai detto che le prime cotte dell’adolescenza oggi non mi abbiano lasciato neanche l’ombra dell’entusiasmo che provavo allora, e chi avrebbe mai pensato che la prima vera grande avventura d’amore, oggi non sia altro che un debole ricordo nella mente fortunatamente decorato da tonnellate di scritti sparsi tra blog e canzoni.

Non c’è molto da dire sul tempo… tutti sappiamo che scorre come un fiume, e sappiamo che sul letto di un fiume, in un arco temporale ben definito, non è possibile incrociare una molecola d’acqua che sia uguale ad una già passata, come anche un tronco d’albero, il cadavere di un nemico (sempre che gli oggetti materiali non si arenino in qualche restringimento).

Oggi riflettevo sulla FAVOLA D’AMORE, un mio vecchio post… è triste riflettere su quanto le nostre emozioni siano legate ad un tempo ben preciso, di come esse perdano per strada tutta la loro forza e potenza. Riflettendo su questo strano comportamento della mia mente (che probabilmente ho in comune con gli altri ominidi) ho riscoperto sensazioni del genere nelle esperienze di viaggio: lontano da casa, la quotidianità sembra così lontana, e d’altra parte sta proprio in questo la magia, poi il ritorno, e subito tutto quello che si è visto, le persone che si sono incontrate… eccole lontano, nel tempo e nello spazio.

Adesso non posso fare a meno di pensare al passato della mia dolce Emanuela, delle esperienze che ha vissuto con i suoi antichi amori, di quanto sentisse scorrere nelle sue vene l’amore per un altro, e di come adesso questa straordinaria emozione si sia proiettata su di me, alla faccia delle altre figure, di quelle maschere alle quali è stata legata per tanto tempo… oggi, baldanzoso, sono felice di averla accanto ma il domani potrebbe riservarmi uno spazio nel quale non esserci, nel quale lei potrebbe non esserci… allora penso: ma l’amore è un’emozione vera oppure è solo un trucchetto della natura per consentire la prosecuzione della specie?

Non so perchè ho scritto tutto questo, a volte mi perdo in astrazioni e ad esser sincero mi sento un pò grande per questo tipo di discorsi. Ho letto FAVOLA D’AMORE pensando a quanto di allora è presente anche oggi, e vorrei tanto che quel benedetto albero si arenasse una volta per tutte, consentendomi di poter conservare per tutta la vita quella meravigliosa sensazione, purchè questa resti legata ad una sola persona.

Posso averne la certezza?

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

2 Comments Leave a Reply

  1. Salve! Ho letto le fiabe d’amore, testi molto bello… posso sapere se Emanuela è la stessa donna dei primi due racconti che ha ritrovato tempo dopo o se si tratta di una nuova persona? Grazie

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