La cellula e il dna

10 Dicembre 2009
8 minuti di lettura

La cellula e la sua evoluzione

Le prime forme di vita apparse sulla terra, sia animali che vegetali, erano composte da organismi unicellulari. La membrana della cellula, che costituiva un limite tra l’interno e l’esterno della stessa, rendeva la cellula qualcosa di distinto dall’ambiente circostante.

Anche se le cellule si differenziano fortemente per forma e misura, quasi tutte hanno gli stessi componenti di base. Oltre a ciò che la compone, la cellula ha in sé un complesso di alta tecnica industriale. Essa ha un ufficio centrale (il nucleo), un consiglio di amministrazione (il DNA e i geni), una centrale (i mitocondri), una rete di comunicazioni interne (il reticolo), un impianto di costruzione, di fabbricazione (i ribosomi), un’imballatrice (il dittiosoma) (corpuscoli del Golgi) (Fig. 20 e 20a).

Il nucleo è il centro di controllo che racchiude il DNA, ovvero i fattori ereditari. Esso controlla l’insieme delle cellule e dirige molte delle attività da esse espletate. Il nucleo è circondato da una membrana che divide e allo stesso tempo seleziona il passaggio delle informazioni tra il nucleo e il citoplasma.

Fig. 1 – I componenti della cellula

Il citoplasma – è la sostanza che si trova al di fuori del nucleo, contenuta entro la membrana periferica del plasma. All’interno di essa e della sostanza di base che la compone troviamo molte sostanze. Concretamente, il citoplasma è un fluido spesso, semitrasparente ed elastico, nel quale sono sospesi gli organelli (Vedi Fig. 1).

Gli organelli – sono strutture che, come ciascun organo del corpo, hanno un ruolo specifico nella crescita, nel mantenimento, nella ricostruzione e nel controllo del ciclo vitale delle cellule. Essi comprendono i mitocondri, il reticolo, i ribosomi e il dittiosoma (corpuscoli del Golgi).

Fig. 2

L’ATP (Adenosintrifosfato) è la molecola che fornisce energia al nostro corpo (è la nostra benzina). E’ il DNA (Vedi Figura 2).

Il DNA è diventato il punto focale della ricerca genetica. Si pensa che esso contenga tutte le informazioni genetiche della cellula. Il DNA è costituito da una molecola a doppia spirale che assomiglia ad una scala a pioli flessibile, ritorta ad elica. Si tratta dell’unica sostanza vivente in natura capace di riprodursi da sola. Il DNA ha una composizione chimica identica per ogni organismo vivente. Senza di esso, non è possibile la riproduzione della vita. La disposizione dei componenti del DNA determinerà la qualità della cellula dell’organismo vivente.

Nel nucleo di una cellula umana ci sono 23 paia di cromosomi i quali contengono il Dna. Di queste, 22 paia sono in comune tra uomo e donna. I due cromosomi rimanenti sono quelli che danno il sesso (cromosomi sessuali). Nell’uomo la coppia rimanente è XY, nella donna XX. Perciò è il cromosoma dell’uomo che stabilisce il sesso del nascituro.

Vi sono 4 tipi di nucleotidi nel Dna. Ogni nucleotide è costituito da uno zucchero con 5 atomi di carbonio (deossiribosio), un gruppo fosfato ed una delle 4 diverse basi azotate: adenina (A), guanina (G), citosina (C) e timina (T). Le basi azotate sono unite a coppie C-G, G-C, A-T, T-A. Le due basi che si uniscono sono unite da un legame idrogeno. All’interno del filamento della molecola di Dna si trovano le coppie di basi, all’esterno vi è lo scheletro zucchero-fosfato (Vedi figure sottostanti).

Tra tutti i 46 cromosomi di una cellula umana, vi sono oggi circa 3 miliardi di coppie di basi.

Un gene non è altro che un segmento di Dna, cioè una certa serie di nucleotidi.

I 4 tipi di basi sono connessi ai 4 elementi fondamentali: adenina (aria), timina (fuoco), citosina (acqua) e guanina (terra). Il rapporto delle basi nel Dna umano è di circa il 30% di adenina, 30% di timina, 20% di citosina e 20% di guanina.

Nell’energia puramente magnetica, si ha che ognuna delle 4 basi azotate costituisce il 25% delle basi del Dna. Oggi, il fatto che adenina e timina siano in quantità maggiore è legato alla distorsione dell’antimateria (connessa a fuoco e aria) che è diventata carica elettricamente.

L’attivazione delle basi azotate è piuttosto complicata. Per fare un esempio semplice, il livello di evoluzione 3000 significa che all’interno di uno dei 46 cromosomi si è attivata una particolare sequenza di 3000 coppie di basi azotate. Il livello 2 corrisponde invece a 2 coppie di basi azotate attivate.

Perciò il numero totale delle  basi attivate da un essere umano con livello di evoluzione 3000 è di: 3.000x2x46 = 276.000, contro le 184 di chi si trova a livello 2. Un essere che abbia raggiunto la piena coscienza ha attivato ben 36.000x2x46 = 3.312.000 basi.

Ciò che cambia con l’evoluzione è la disposizione e l’attivazione delle basi. Man mano che aumenta la vibrazione corporea, aumenta anche il numero di piatti (basi) attivati. In passato si venivano a costituire con il tempo una serie di 12 tubi di piatti all’interno di una stessa doppia elica. Quando si avevano 12 tubi di 3000 piatti/strati l’uno attivati allora si aveva raggiunto lo stato evolutivo di Piena Consapevolezza di terza dimensione. Da qui si continuava poi la scalata verso la quarta dimensione, attivando ancora più piatti (basi azotate) nel proprio DNA.

Il raggiungimento del Regno di Dio corrisponde all’attivazione di tutte le basi azotate di una persona (6 miliardi), il cui numero e modalità differisce in maniera lieve da individuo ad individuo.

Le basi del DNA di chi ascende a 1.024, 3.000, 6.000, 15.000, 36.000, 200.000, 1.000.000 sono sempre le stesse:  adenina, timina, citosina e guanina.

La differenza tra diversi esseri umani e tra esseri umani ed esseri di altre specie dipende dalla particolare sequenza delle coppie di basi azotate.

Le coppie di basi azotate sono disposte come una fila di piatti perpendicolarmente all’asse verticale all’interno di una doppia elica di zucchero fosfato. E’ sempre stato così e sarà sempre così.

Si dice che la piena consapevolezza (dei nostri antenati siriani e pleiadiani quando erano ancora in terza dimensione) o livello del Tao, cioè il livello 36.000, corrisponda a 12 tubi da 3000 basi di Dna attivate. E’ vero nel senso che in questa fase le basi si attivano a gruppi di 3000. Ma dopo il livello 36.000 non ci sono più gruppi da 3.000. Non è quindi che esistano 12 tubi all’interno di una stessa molecola di Dna. La molecola di Dna che costituisce un cromosoma (insieme alle proteine) è sempre costituita da uno scheletro esterno di zucchero-fosfato ed una parte interna di coppie di basi legate da un legame idrogeno.

Le basi azotate sono molecole, e quindi insiemi di atomi. Non sono disposte a triplette come i chakra.

Una cellula è costituita da un numero elevatissimo di molecole. Gli organuli che si trovano sia nella cellula sono sempre gli stessi, sia nella cellula “decadente” sia nella cellula autogenerantesi. Ciò che cambia è solamente il DNA nel nucleo della cellula.

Le cellule di una struttura cristallina sono solo cellule eucarioti. Le componenti interne della cellula sono le stesse. In una struttura cristallina le cellule hanno più energia al loro interno grazie alla maggior attivazione del Dna e riescono ad essere sempre più indipendenti ed autorigenerantesi man mano che si ascende biologicamente. Più numerose sono le basi attivate, maggiore è la vibrazione e l’energia della cellula (aumenta il carburante ATP).

Ogni forma-pensiero eterica attiva una certa frequenza di basi azotate nel DNA. La cellula muore a causa della bassa vibrazione, dovuta alla presenza di forme-pensiero eteriche distorte, che si traduce in una attivazione molto ridotta del DNA ed anche quindi in uno squilibrio del rapporto delle basi nel DNA,

Ogni cellula in tutto lo spazio-tempo contiene nel suo nucleo la storia di tutto il creato fino al momento presente. Il DNA non è altro che una grande memoria storica (mentale) ed esperienziale (emotiva). Tutto nello spazio tempo è formato da particelle. E tutte le particelle contengono il DNA, cioè una loro memoria interna.

Le principali funzioni di sopravvivenza della cellula

l. La locomozione, che permette:

* il trasporto del materiale cellulare

* la trasmissione del codice genetico

2. L’ingerimento

3. Il metabolismo

4. L ‘eliminazione

5. La riproduzione

6. La difesa, ovvero la risposta agli stimoli

7. La respirazione

La cellula ha bisogno di ingerire nutrimento e lo fa attraverso la sua membrana cedevole per poi scomporlo ed utilizzarne i componenti. Alla fine del procedimento la cellula eliminerà, per mezzo della stessa membrana, tutto ciò che non le serve. Ogni singola cellula ha capacità di autoprotezione ed è anche in grado di riprodursi: un’attività che di per sé la dice lunga sulla vastità di conoscenze e di programmazione contenute in questa forma “primitiva” di vita.

La cellula con le sue funzioni può essere considerata una società in miniatura in continua evoluzione per potersi esternare e creare forme diverse da se stessa. Anche quando le forme di vita si sviluppano per diventare più complesse, hanno sempre gli stessi bisogni basilari di conservazione e di sopravvivenza. Questo dimostra che esiste una continua riproduzione e una perenne metamorfosi rispetto al passato.

Nel momento in cui le stesse forme biologiche cominciano a riprodursi in maniera più evoluta, acquistano la capacità di accedere a dimensioni di vita più elevate. La cellula e i suoi componenti, contenuti nella membrana; l’organismo e i suoi apparati; la mente e la conoscenza; la società e la scienza … sono tutti livelli progressivi del rivelarsi consequenziale di questo procedimento.

La membrana della cellula

La membrana della cellula è un altro esempio di questa metamorfosi. In ogni singola cellula sono presenti funzioni piuttosto diverse da tutte le altre. La membrana entra in contatto con le altre cellule, o con cellule e sostanze di tutt’altro tipo. Essa agisce come ricettore di molti agenti chimici quali gli ormoni, i neurotrasmettitori, gli enzimi, le sostanze nutritive e gli anticorpi.

La membrana della cellula è costituita da un bordo flessibile che permette l’entrata e l’uscita di numerose sostanze dal nucleo della stessa. Questo meccanismo è conosciuto come “permeabilità selettiva”. Per mezzo di molteplici tecniche esso è in grado di selezionare le sostanze utili e di permettere loro di entrare all’interno della cellula; per contro, inibire l’entrata ad altre sostanze. Una certa parte dei fattori che danno alla membrana questa capacità di discernimento, sono tuttora un mistero per la scienza. Comunque tutto è riconducibile al DNA. Quello che risulta ovvio, tuttavia, è che un senso di discernimento chimico ed elettromagnetico altamente sviluppato è al lavoro e guida il processo in modo piuttosto preciso.

Canali di passaggio

Le sostanze passano attraverso la membrana della cellula in tre modi diversi: per mezzo di diffusione, di filtrazione, di osmosi (vedi nota 1). Questo ci fornirà un interessante analogia più avanti  quando parleremo della fase attuale di sviluppo della cellula e della sua membrana, sviluppo che può essere anche rapportato al campo aurico. corpi sottili. Verremo aiutati a capire l’importanza di saper riconoscere e indirizzare nel verso giusto questa struttura piena di energia (il campo aurico), per poter sfruttare meglio gli effetti degli stimoli psichici e vibrazionali che oggigiorno molte persone avvertono in conseguenza dell’espandersi della coscienza umana. I corpi sottili, che sono al centro dell’attuale fase di evoluzione, insieme al corpo denso, diventano una cellula evoluta, per formare, a tutti gli effetti, il “corpo di luce”.

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Nota 1:

1. Diffusione: è lo spostamento di particelle da un’ area di forte concentrazione ad un’altra dì concentrazione più bassa. Questo orientamento fa sì che le sostanze “buone” (selezionate) si muovano verso la cellula o ne escano, passando attraverso la membrana.

2. Filtrazione: come per la diffusione, si tratta di un processo passivo. Una pressione diseguale fa sì che il liquido e le sostanze disciolte contenute nella cellula, si muovano verso la membrana. Il movimento avviene sempre da una zona di alta pressione verso una zona di pressione più bassa. Le molecole troppo grandi, in ogni caso, non riescono a penetrare la membrana.

3. Osmosi: è il movimento, che avviene attraverso una membrana semipermeabile, delle molecole allo stato acquoso, vale a dire il risultato della differenza dì concentrazione delle sostanze disciolte che si trovano ai due lati della membrana. Questo termine normalmente viene usato quando si parla di qualcuno che impara le cose senza metterci niente di suo, cioè semplicemente perché si trova in un dato ambiente sociale o naturale, in cui le attività sono basate su principi assodati. Infatti si dice “Imparare per osmosi” oppure “Cogliere le idee altrui”.

fonte: http://www.medicinaecologica.it/medicina%20ecologica%20-%20cellula%20e%20DNA.html

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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