tempi

22 Luglio 2007
2 minuti di lettura

Ci sono dei tempi per ogni cosa.
C’è un tempo per pensare ed un tempo per non farlo
un tempo per sentirsi amati ed un tempo per sentirsi soli
un tempo per sentirsi rassicurati dalla luce del sole
ed uno per disperarsi al chiaro di luna
un tempo per il rumore
ed uno per il silenzio

Il rumore è assordante, i pensieri vagabondano e spakkano certezze per poi fondarne altre.
A volte prendo il posto di un altro
e mi riempio dei suoi ricordi
normalmente si diagnosticherebbe come schizofrenia
ma per me è solo un gioco divertente.

Vuoto è lo spazio intorno a me
sottratto al vento il mio respiro
non sei mai stata così dolce
mia cara madre davanti alle mie lacrime
che sanno di sale, come l’acqua del mare
ora afferro quei ricordi da bambino
con la penna su di un foglio
ad intrecciare la mia vita
e fra le dita la ferita di un amore
ingenua ed acerba passione

Rovino sempre più, tra le ceneri della mia esistenza quieta
fino ad ora
il senso di tutte le cose
è stato divorato dai calabroni del nulla
è tempo di morire
senza cuore non sei più niente
anche se vinci questa battaglia
dentro serbi il loro seme
come un cancro si porterà
il tuo cuore la tua realtà
è solo tempo di morire
se nel cuore germoglia il loro seme

il mio specchio si è infranto stamane
e questa sera al rientro
ho visto il mio viso sui cocci
mille volte distorto

ci sono momenti in cui
tutti i diversi tempi della nostra vita,
si concentrano
ed è lì che sento il fragore
di un implosione
il vento dell’infinito
vivere in me
vivere per me
solo con me
non mi basta
no non mi basta più
perchè sono solo un uomo
e come uomo continuo ogni istante a cercare
a desiderare… l’infinito

quando la luce gioca coi colori del mondo
il mio cuore accoglie la sua pace
penetra la corteccia
e tutti insieme danzano nella mia testa
tristi ricordi di un uomo bambino
contagiano la tristezza
devo andare via da questa bolgia
e scorgo sul gradino di Regina Mary
un sasso pieno del colore della notte
lo prendo sul palmo ma s’alza di scatto e vola
lontano nel cielo
in alto verso le stelle quel sasso
vaga nello spazio
con un solo contatto ha letto del mio strazio
sai nello spazio sapranno di un uomo qualunque
che ha trovato una vita
scambiandola per sasso… spero che un giorno mi portino via di qua
via di qua, via da questo dolore inutile, via dalle passioni spezzate dalla paranoia
via dagli incubi, dalle sale vuote, dalle serate solitarie
lontano nel cielo, a raccogliere le stelle
per cantare loro le melodie più belle
perchè solo alla musica possa dedicare le mie fantasie
ma ecco l’alba che giunge
e allora colgo il mio fiore di cristallo
per mancanza di parole
una spada ed una rosa per difendere il mio cuore
come un’ombra irregolare, i pensieri da limare
… sono STANCO… dovrei riposare
buona notte.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

Nel pozzo

Prossimo articolo

senza titolo

Le ultime da Diario

tutte le mie nevrosi

Tante volte mi sono ripromesso di scrivere più spesso sul blog, anzitutto perché mettere nero su bianco le emozioni fa bene e

18 Marzo 1991 (lunedì) ore 8:43

Ti sto scrivendo spesso in questi giorni, capisci certamente quanto sollievo mi doni quando mi permetti di imbrattare con l’inchiostro le tue

a sorella solitudine

Mia noiosa e al contempo elegante signora, una cosa sola ho da dirti: siamo di sicuro isole sperdute nel mare della vita,
TornaSu