L’egoismo dell’amore

3 Luglio 2008
3 minuti di lettura

Era da un pò che volevo scrivere qualcosa su questo tema, soprattutto per condividere opinioni e raccogliere critiche e conferme.

Il vantaggio di poter recuperare la lucidità, e quindi uscire dalla vera e propria malattia da delusione, ci consente di osservare i trascorsi ed anche il presente con uno spirito più critico e soprattutto da un punto di vista più oggettivo e realistico.

C’è chi sottovaluta il sentimento dell’amore, chi crede di poterlo controllare, di riuscire a gestirlo, di poter prendere la decisione di interrompere un rapporto in qualsiasi momento anche con la presenza di un forte sentimento condiviso da entrambe le parti… certo, questo tipo di dinamiche caratteriali sono più vicine a menti giovani, ingenue, ma l’accettazione dei propri limiti è una questione d’umiltà più che di maturità, se dovessi scegliere un termine di paragone relativo alla questione mi viene in mente la frequente e patetica convinzione dell’alcolista che ritiene di poter smettere di bere quando vuole, o quella di certi fumatori con le loro mille ultime sigarette (basta pensare al caso letterario di Zeno).

L’errore di sottovalutare le dinamiche con cui agisce questo sentimento nasce da una forma di narcisismo: la falsa convinzione di poter controllare gli stati mentali legati al proprio sentire. Eppure i fatti del quotidiano dovrebbero confermarci su quanto siamo incapaci di poter controllare la nostra emotività, il fatto che certi giorni un’automobile che ci taglia la strada può farci uscire fuori dai gangheri, o quando al lavoro veniamo rimbeccati ingiustamente e rispondiamo impulsivamente peggiorando le cose, o quando semplicemente ci alziamo con la voglia di vivere di un bradipo e vorremmo starcene a letto e non fare nulla tutto il giorno… insomma, gli sbalzi emotivi sono sempre all’ordine del giorno e di certo non ci basta decidere come vogliamo stare per essere accontentati, anzi, spesso ci si adagia negli stati d’animo negativi con ipocrita vittimismo… ecco, se nelle piccole cose quotidiane è impossibile controllare il proprio sentire, perchè dovrebbe essere diverso con l’amore? Non dimentichiamo che l’amore è un sentimento che trae la sua origine da un meccanismo arcaico utile a salvaguardare la specie e quindi direi che la sua azione a livello emotivo possa essere di gran lunga più potente del vizio del fumo.

In ragione di quanto detto, se oggi decidiamo di lasciare la persona che amiamo, e possono esserci mille buoni motivi per farlo (come per l’alcolista il fegato e per il fumatore i polmoni), sarà molto difficile se non impossibile confermarlo nei giorni a seguire, e si deciderà di allontanarsi per poi tornare indietro, e lo si farà ancora e si tornerà ancora indietro… insomma, all’ennesimo tentativo ci si sente anche un pò ridicoli.

Questo non fa altro che confermare quanto detto negli interventi precedenti (vedi 10 modi per sopravvivere ad una delusione d’amore, il meccanismo dell’amore, la fase del transfert):  non vi è alcuna ragione per la quale un amore finisce; il rapporto può interrompersi, anche per cause indipendenti dalle parti, ma l’amore continua a bruciare intensamente, ed è solo il tempo che lo porta ad esaurirsi per mancanza di nutrimento, e cioè la presenza dell’amato.

Ho riflettuto a lungo sulle ragioni di questo ulteriore meccanismo dell’amore e sono arrivato ad una conclusione.

L’amore è un sentimento che trae forza dalla necessità di completarsi (oltre che per le ragioni dettate dalla natura); per questo motivo, come per un fumatore è difficile rinunciare al piacere di una sigaretta, così un innamorato non può rinunciare alla presenza dell’amata (e l’attenzione di un altro essere umano è sicuramente più gratificante di una sigaretta)… da ciò ne consegue che l’amore è un sentimento egoistico in quanto ogni decisione tende al soddisfacimento di un’esigenza personale, e cioè di non perdere l’amato. A sostegno di questa idea va anche il classico atteggiamento di chi viene lasciato: il rancore profondo, l’amore che si trasforma in odio, per poi tornare ancora amore quando l’altro ci dà qualche segnale positivo, e poi ancora odio etc etc. Tutti segnali che confermano il falso storico dell’amore incondizionato.

Adesso, dopo aver buttato il fango necessario, tento ancora una volta di sollevare delle eccezioni: così come ho sostenuto ne Il meccanismo dell’amore, superate le programmazioni naturali di cuore e mente è possibile esplorare il concetto di amore incondizionato (in altri tempi lo avrei definitivo SuperAmore)… ma non riesco a crederci abbastanza, in quanto spesso è un falso creato da una mente che non vuole ancora rassegnarci… purtroppo entriamo in ambiti troppo complessi per poter essere compresi a fondo, forse tra qualche anno potrei rispondervi relativamente alla mia esperienza attuale, come oggi posso serenamente confermare che conosciuta una persona nuova, abbandonandosi ancora al sentimento, tutto quell’amore infinito per la persona che abbiamo perduto si trasforma in qualcosa di peggiore dell’indifferenza… l’ex scompare.

Tutto questo ragionamento va sostegno del 5° punto dei 10 modi per sopravvivere: chi tende ad idealizzare, a mettere su un piedistallo, a credere che la vita della persona che abbiamo perduto appartiene a noi per sempre… badate, ognuno segue la sua strada, ognuno si fa la sua vita, tutti noi siamo isole che talvolta si avvicinano e che quando si allontanano, beh, possono non incontrarsi più. Vivere nell’illusione che il nostro sentimento per quanto grande possa riaccendere l’amore nel cuore di chi abbiamo perduto, è solo arrogante presunzione… possiamo essere persone splendide come anche emerite teste di cazzo, non sarà il nostro modo di amare che farà la differenza… anzi… è risaputo che le teste di cazzo se la passano meglio :)

Un abbraccio e grazie di essere arrivati fin qui.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

25 Comments

  1. Anni fa ho incontrato il tuo blog, ti seguo ancora e trovo ragione per capirmi sempre di più. Grazie. alla fine siamo tutti uguali.

  2. molto molto interessante,strano che preveda delusioni perlopiù maschili.sono una moglie e dopo 30 anni ho ricevuto una delusione devastante.mio marito è diventato proprio un’altra persona, dopo tutto questo tempo credevo di conoscerlo,ma và è esattamente il contrario di quello che era.si vede che la doppia personalità vive in noi e si manifesta all’improvviso, comunque sto molto male.serena

    • ciao serena… mamma mia, scusa il ritardo enorme nella mia risposta, probabilmente adesso stai benissimo e non te ne frega più niente di lui o magari avete fatto un altro figlio e siete pià felici di prima. Non sono affatto convinto del fatto che le delusioni siano solo maschili, anzi, credo che non ci sia alcuna differenza tra il sentire di una donna o quello di un uomo in questi casi, cambiano semplicemente i caratteri delle persone.
      Quando una persona smette di amarci, spesso la sensazione è quella di trovarci davanti ad un’altra personalità… in realtà non è così, soltanto ci rifiutiamo di non sentirci più amati e diamo la colpa ad ipotetica ed improvvisa follia :())))

      Un forte abbraccio, spero che tutto vada bene adesso

  3. Tutto molto vero e leggerlo mi solleva un pò…ma un a domanda: Lasciando perdere colpe varie…come si fa a far esaurire un amore quando si è costretti comunque a vedersi e sentirsi per degli ovvi motivi che si chiamano FIGLI?

    come si fa a rinunciare ad una sigaretta, quando però te la trovi sempre davanti e non è possibile nascondere il pacchetto? se me la metti sotto il naso prima o poi……lo so che mi fa male, ma mi piace…..peggio di una droga…lo so che senza di lei starei meglio, ma è come una droga…e in più come si fà a non vedere le proprie bamboline tutti i giorni e distruggere quello al quale si è sempre creduti…la famiglia? Meglio essere uno zerbino rinchiuso e calpestato per tutta la vita? La si odia ma non si può accettare che stia in un altro letto con un altro…vabbè questa è possessività…o forse no?
    E se neanche un’ altra meravigliosa riesce a fartela dimenticare?

    • Ciao Alessandro, ahi noi … stesso mio problema. Ho sperimentato tutta la prima fase descritta in questo blog. Solo oggi scopro leggendo questo blog che ho sperimentato inconsapevolmente anche la fase di TRANSFERT … ed è durata veramente poco !! E guarda caso, in quel periodo la ex-moglie se ne è ampiamente accorta. Le donne per queste situazioni hanno una sensibilità ed un sesto senso estremamente sviluppati !! Quindi che dire…le 3 fasi esistono e sono veramente ben descritte dall’autore. Io probabilmente tra qualche tempo entrerò nella terza. In ogni caso è ancora un po’ duro oggi trovarsi faccia a faccia con Lei … il rancore per un certo periodo mi ha aiutato. Per mia natura non riesco a portare rancore per tanto tempo con le persone … figuriamoci con la donna con cui ho trascorso più di 15 anni insieme e della quale ero innamorato e con la quale avrei trascorso il resto della mia vita con le nostre figlie. La mia attenzione è ora su di me e sulle figlie, stò cercando di ritagliarmi una vita nuova. E’ vero che sono inevitabili ancora alcuni miei momenti di malinconia, dovuti ai suoi sguardi e sorrisi di quando ci si vede per le figlie. Ancora “rigurgito” qualche piccolo ma sempre più sfumato “perchè?” sulla nostra storia … Cerco ogni giorno che passa di essere sempre più distaccato, e credimi, è inoltre fondamentale per sopravvivere mantenere sempre la propria dignità. Quindi: NO ZERBINO !! Stò lavorando su me stesso in merito ai miei comportamenti poco altruisti tenuti verso la fine del nostro rapporto (dovuti ad un malessere interiore e stato di depressione per una situazione familiare non proprio facile) e sicuramente concausa della rottura.
      Lei ha deciso per la separazione senza apparente motivo (io non l’ho mai tradita … ma forse Lei si), ed io non l’ho ostacolata. Ho cercato di dimostrarle con i fatti che si poteva evitare e riprovare a stare insieme … ma non è bastato. A quel punto ho cercato solo di evitare di essere travolto dalla sua rabbia di distruggermi ed ho cercato di aiutarla in questo suo ennesimo estremo volere. Ho scoperto e conosciuto nell’ultimo anno prima della separazione finale una persona TOTALMENTE DIVERSA da quella che forse la mia mente aveva idealizzato … una persona che probabilmente nel tempo si è costretta tonda ma in realtà era quadrata e non l’ha mai detto o condiviso con me.
      Perenne insoddisfatta … sempre alla ricerca di qualcosa che non sa nemmeno lei. Scarso valore per la famiglia e per quello che si è costruito insieme e che viene distrutto in pochissimi mesi. Evidentemente deve crescere anche lei, deve ritrovarsi e capire cosa vuole veramente dalla vita e cosa significhi avere una famiglia. Non si può rimanere bambini a vita. Anche io ho fatto degli sbagli … genitori non si nasce … ed anche io evidentemente ho bisogno di ritrovare un equilibrio. Questo dolore mi stà veramente cambiando dentro. Lo sento sempre più ogni giorno che passa. Oggi riesco a vedere tanti lati negativi di Lei e solo oggi mi spiego molti suoi comportamenti anomali. Voi direte … dove stavi prima ? C’ero ma non vedevo … o meglio vedevo ma forse non avevo il coraggio di chiedere e capire e la lasciavo fare perchè ero contento fosse comunque felice e sorridente. Mah … segnali di malessere che con il senno di poi avrei dovuto intercettare e gestire … ma non si può gestire a vita una persona. La si lascia volare via … perchè altrimenti devasta anche chi le è intorno. Quindi Alessandro, la migliore cosa è lasciarle volare via … è assurdo … ma se le vuoi bene devi lasciarla andare. Se prendono consapevolezza (ed è vero che per loro il tempo scorre in modo diverso e con tempi di reazione diversi) forse tornano … ma se è vero che chi prende la decisione non cambia … allora addio per sempre. Sarà paragonabile ad una donna come tante altre che ci girano intorno. Prima di conoscere te, sarà stata nel letto anche di altri … quindi non vedere solo l’aspetto sessuale. Io personalmente l’ho esorcizzato in questo modo. Pensando al “prima di me”. Comunque ricorda che sarà sempre la madre dei tuoi figli ed è per questo motivo che dovrai comunque “buttare uno sguardo” sempre ed anche su di lei affinchè i figli non abbiano un riferimento distorto di una realtà di famiglia che non c’è. Questa “malattia” purtroppo è ereditaria … se vengono meno le basi elementari dei valori familiari … da adulti prima o poi si scoppia e si emula. In bocca al lupo a tuttiiiiiiiiii !!! :-)

      • verissimo!!! la malattia è proprio ereditaria; la mia ex ha una famiglia di origine dove le basi elementari dei valori familiari non sono mai esistiti!!!

  4. io sono in quella fase ke sto male sopratt quando vado a lavoro e vedo tutti ke sorridono e sembrano felici e nn lo sopporto mi crea ancora piu tristezza paura o sempre il magone …ho iniziato ascrivere mi aiuta almeno in quel momento xke sono solo momenti, in piu ci si mette la crisi kissa forse e successo ora ke c,è qlcuno o qlcosa che aspetta solo me …………..

  5. E’ un bel sito e i dieci consigli per sopravvivere a una delusione d’amore sono senz’altro stati scritti da una persona che ha riflettuto molto sull’argomento. Io sono ancora nella prima fase, quella in cui mi chiedo perchè tutto sia finito, e in cui il dolore, certi giorni, ti fa desiderare di trovare una forma qualsiasi di antidoto per smettere di soffrire.
    Mi conforta la considerazione per cui nessuno è mai morto per amore; e quella, molto biologica, per cui a un certo punto il corpo e la mente si rifiutano di soffrire ancora e cercano un’alternativa qualsiasi.
    Io penso che amare profondamente sia comunque un’esperienza meravigliosa e unica e credo anche che il bastardo che non ha saputo lottare per me non valga questa esperienza e tanto meno questa sofferenza. Chissà, forse sto entrando nella fase della rabbia e inizio pian piano a guarire….

  6. Ciao a tutti,
    Prima di tutto vorrei esprimere la mia solidarietà nei confronti di tutti voi. Ritengo siano fondamentali blog come questo, poichè in momenti del genere è la solitudine il nemico più grande. Una solitudine che spesso sembra invincibile, poichè non c’è che un’unica persona in grado di non farci sentire soli…ed è proprio quella persona che ci ha abbandonati. Nessino di coloro che ci è intorno è in grado di comprenderci davvero, anche se ci conosce bene, anche se tiene davvero a noi…Siamo davvero convinti di essere gli unici al mondo a soffrire così…Perchè siamo gli unici ad aver perso qualcosa di davvero speciale, di cui solo noi siamo consapevoli del suo immenso valore…
    Confrontarsi con persone che stanno vivendo la nostra stessa esperienza è assolutamente fondamentale, ci permette di capire che è possibile superare la sofferenza, che non siamo gli unici, che non siamo nè i primi, nè gli ultimi a provare queste sensazioni. E’ il primo passo verso un difficilissimo processo che ci porterà a riacquistare la razionalità. Dico questo perchè ero faticosamente riuscito a completare questo processo, ero probabilmente alla fase del transfert. Le cose però si sono evolute in maniera particolare:
    in seguito alla separazione, ho vissuto mesi di sofferenza purissima, con continue perdite di dignità nei confronti della mia impassibile partner, finchè non ho trovato la forza di applicare il “distacco totale”. Sono stato finalmente meglio, cominciavo a vedere la luce, tuttavia proprio mentre stavo riacquistando me stesso, lei è tornata…In fondo ci speravo, ero felice perchè non mi ero sbagliato, c’era davvero qualcosa di speciale tra noi. Non ci abbiamo messo molto a tornare insieme…La cosa non ha funzionato, lei era molto altalenante nei suoi atteggiamenti, io avevo sempre paura di perderla di nuovo…E’ durata un mese e mezzo, lei si è comportata davvero molto male con me, anche se alla fine sono stato io a dire basta, è come se fosse stata lei con i suoi atteggiamenti ad indurmi a farlo.
    Questa volta, tuttavia, la separazione non mi ha provocato le sofferenza della prima volta. Probabilmente, anche mentre eravamo insieme, per quel breve periodo, continuavo ad elaborare la separazione, sapendola inconsciamente imminente, inoltre, avevo avuto l’opportunità di correggere gli atteggiamenti che mi facevano ritenere colpevole della prima separazione, ma nonostante ciò la storia non era comunque andata. Non avevo più rimpianti insomma. Ho vissuto abbastanza serenamente fino a pochissimo tempo fa, (sono passati altri due mesi), finchè non ci siamo visti di nuovo, per sua volonta. Io so di amarla ancora, ma so anche quanto lei possa farmi soffrire. Anche lei sostiene di amarmi, ma sa benissimo che non può tornare con me senza riconquistare la mia fiducia. Io dovrei essere duro con lei, ma non ci riesco. Quando ci siamo visti lei mi ha detto chiaramente i suoi sentimenti, e che sa di dovermi dimostrare molto…Da quel giorno si sono inevitabilmente create dentro di me delle aspettative, ci siamo visti altre volte…Le dimostrazioni non sono arrivate, finchè non scopro che lei sta frequentando anche un altra persona…E’ lei a dirmelo…Lo fa perchè è l’unico modo per essere sicura di me…Ed ecco che mi trovo di nuovo a soffrire…Di nuovo in balia dei minuti che non passano e della solitudine che mi attanaglia…Io non so che devo fare…Anzi lo so…Ma non riesco a non sentirmi un grandissimo coglione…
    Grazie di avermi permesso lo sfogo…
    Un abbraccio

    • ciao amante sconfitto! la lettura del tuo post mi è piaciuta parecchio, forse perchè esposta bene o forse perchè leggere tanta sensibilità maschile, non mi lascia indifferente..com’è finita?

  7. Ciao a tutti. vedo che siamo in molti sulla stessa barca. Purtroppo mi identifico a pieno nelle considerazioni fatte. davvero sembra che non ci sia via d’uscita. e poi concordo col fatto che vivendo da t.. di c..o si vive molto meglio e sono sempre loro a spassarsela. E’ davvero dura superare una separazione di anni, una lunga convivenza, chissà se ce la farò. Un abbraccio

  8. Grazie per la guida, penso che non serva a niente nella realtà oggettiva dei nostri percorsi individuali, ma vedere che tutto quello che stò vivendo è condiviso da molte persone rende più umana e forse utile la mia sofferenza

  9. mah molto bello questo blog però l’amore a mio avviso è un pensiero bello o brutto che viviamo quando pensiamo…tanti amori difatti sopravvivono anke a distanza magari con i ricordi piacevol trascorsi insieme..
    Io penso soltanto una cosa molto semplice
    e sta scrivendo una che ne ha avute di sole amorose ma anke date:))ahahaha
    in tutta onestà la vita che abbiamo è troppo preziosa e bella per essere uccisa limitata sottovalutata dal dolore di una delusione che sia amorosa o altro.

    non posso farmi del male pensando all’abbandono di una persona che amo questo vale anke per chi ha un lutto..si, si soffre ma poi uno se ne fa una ragione passa il tempo io penso 1 max 2 giorni vanno bene facciamo 3 dai..!:) per soffrire, ma poi uno deve vedere oltre la vita che conduce il presente il lavoro lo studio che ne so basta che pensa a trovare una strada una via ogni giorno per vivere in pace e godere anke nel buio della disperazione o delle sconfitte o comunque della pesantezza del vivere anke da tutto questo cercare una luce una soluzione una via ..poi il tempo la vita che è continuo divenire fa il suo corso

    ci saranno sempre dolori sempre gioie sempre perdite sempre delusioni anche soddisfazioni nella vita è questa la vita.

    ma ricordatevi e questo lo dico anke a me
    quando una persona ama davvero non lascia non abbandona!!!!!!!!!
    lasciate perdere le cazzate che vi dicono o il vostro cervello o il vostro cuore cosa suggeriscono… chi ama non lascia e sta vicino nel bene o nel male
    molti dicono ti devo lasciare o ti fanno pesare situazioni dolorose impossibili da superare e che quindi non si può continuare un rapporto…tutte palle!
    l’amore non ha paura di nulla e di nessuno!

    ovviamente scrivo del vero amore se poi vi accontentate di briciole che skifo vivrete malissimo.

    lasciate perdere subito in quel caso scappate!

    meglio fuggire che stare in agonia con una persona che non vi ama davvero, ma magari vi vuole solo bene.

    un bacio a tutti ciaooo

    • ..sacrosante parole. Ci rifugiamo dietro apparenti motivi, forse per il profondo desiderio che abbiamo di trovare una soluzione ad essi..ma il vero motivo è proprio quello, per tutto, per tutti: il vero amore supera qualunque intemperia perchè è disposto a tutto pur di non perdere l’amato…non è giusto per chi sente di mare davvero accontentarsi delle briciole..niente di più sbagliato..nel dirle a voi queste cose le confermo a me stessa..sò bene quanto sia dura..ci sono dentro da un bel pò e non sò se mai riuscirò ad uscirne..baci

  10. Complimenti x il sito ! X ki ha avuto delle delusioni e vuole consigli,può benissimo consultare qst bellissimo sito!Complimenti davvero x ki ha creato e soprattutto scritto questi interventi nel sito,è evidente ke ki ha scritto sarà una xsona sensibile,buona,seria in amore…fossero tutti così :-)

  11. Ciao Budda, stanca !!! Innanzitutto benvenuta fra queste pagine e grazie per i tuoi sinceri complimenti e per l’affetto.
    Riguardo il tuo quesito, se ho ben compreso la tua domanda ti chiedi di quali prove ha ancora bisogno la mente di un deluso, oltre al fatto di essere stato lasciato, per rassegnarsi definitivamente e vivere la sua vita, lasciando così che tu prosegua serenamente con la tua… io credo che sia solo una questione di tempo; in realtà non vi è alcuna ragione per cui un amore finisca, seppur si tende spesso a colpevolizzare l’altro o ad autocolpevolizzarsi (a seconda se si abbia una predisposizione psichicha ad impersonare la vittima o il carnefice), per questo l’egoismo cessa solo nel momento in cui la mente ed il cuore insieme si rassegnano all’idea di non poter più avere nulla dall’altra persona… purtroppo i tempi che servono per raggiungere tale “consapevolezza” sono gestite da variabili che mutano da individuo ad individuo: le esperienze, (come direbbe delirium) la flessibilità mentale, l’orgoglio, l’amor proprio, e soprattutto il valore di ciò che si ritiene di aver perduto. La speranza, ahimè, è come l’erba cattiva, non muore facilmente, e questo perchè è strettamente collegata alle leggi del cuore.
    Si… levare il nutrimento (e cioè lasciare la persona) alla relazione non è affatto sufficiente, proprio per l’amore (o l’attaccamento) che si agita ancora nel cuore dell’altro… si soffre proprio per la mancanza di quel nutrimento, e fino a quando non ci si rassegna del tutto (soprattutto col cuore) si spera sempre di tornare ad averlo…. questo è quanto credo.
    Un abbraccio
    Nicola

    • Condivido…. :)) mi farei volentieri un lavaggio del cervello. Cerco sempre di sdrammatizzare tutto. Mi sento stupida, perchè non ce l’ho fatta ad esser importante (amata) da lui. In questo periodo sta leggendo un libro’come smettere di fumare’ e che diavolo… m’ha preso per una sigaretta !!!! Lui che mi vuol stare lontano, dicendomi che per tutto quello che faccio per lui, lui non m’ama abbastanza…e ….Che strana che è la mente umana. Grazie per lo sfogo.

  12. ….pardon, mi chiedevo se potreste essere così gentili da darmi il vostro parere ad un mio quesito…. “siete sicuri che se se ne trova un’altra mi lascia in pace”???? Io scherzo un pò, per questioni di “sopravvivenza psichica”… Ma l’egoismo alla fine deve trovare cosa per cessare? Levare il nutrimento che una relazione da, può non essere sufficiente, si entra forse nel patologico, anzi senza forse… Mi sa tanto che vorrei solo essere magicamente consolata in questo momento, ma so che le magie non esistono quindi faccio i miei complimenti per questo blog…e per la profondità delle introspezioni, non è un giudizio ma una condivisione!! Ciao

  13. Ciao Delirium, la vera arroganza è di chi resta fermo nelle proprie posizioni, nel tuo caso è figlia della speranza e per questo non sei biasimabile in alcun modo. Il loop prima o poi si fermerà, comincerà con l’andare più lentamente, ogni tanto si fermerà dandoti l’illusione che sia finita, poi riprende… ma alla fine si ferma, perchè ogni uomo tende alla gioia e non può piovere per sempre.
    Riguardo la conclusione del tuo parere, anche a me viene difficile sopportare l’idea che un grande amore possa finire del tutto, ma è l’unica realtà alla quale posso aggrapparmi ora che tutte le speranze si sono dissolte. Mi piace pensare che un domani, quando non sarà rimasto alcun dolore, quando i ricordi diventano dolci e non fanno più male, possa ancora incontrarla ed innamorarmene di nuovo, e poi vivere insieme per sempre :) … questo sogno rende la tristezza più sopportabile.
    un abbraccio, alla prossima
    nicola

  14. D’accordo su tutto. Del resto, l’arroganza e la presunzione sono difetti riconosciutimi in maniera decisamente generalizzata. Il bello è che in questo caso ho addirittura dato per scontato di riuscire a controllare e gestire non solo i miei sentimenti…ma perfino quelli dell’altra persona!!! Praticamente l’apice della tracotanza!….L’apoteosi della superbia!….Povero illuso! E questo spiega molto del “loop mentale” in cui mi sembra di essere ormai definitivamente imprigionato.
    E’ vero: la persona nuova cancella sempre l’ex di turno…ma tutto ciò, anche se rassicurante, mi sembra di una tristezza cosmica…
    Alla prossima.

    • infatti ciò che conta paradossalmente non è quello di essere il primo uomo della vita di una donna ma l’ultimo…

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