A

27 Maggio 2012
1 minuto di lettura

Mi accingo a stampare parole strappate alla pece
quando i piedi sono stanchi di pestare la sabbia
e la voce ha sopportato troppo a lungo le inutili risposte
della lumaca

ho respirato, alzato le spalle
trattenuto a lungo il mio ardore
per sciogliermi al calore di una falsa rivelazione

sette giorni, l’alba dei forti
annunciata dai balli forsennati di culture antiche:
il vomito nei barili di rovere
è venduto come vino pregiato
quasi quanto il sangue di cristo nei depositi d’ambrosia

ah, il tempo fugge
devo correr dietro alla donna delle arti
perch’ella saprà far di me
un principe caduto
battendo un DO ed il MI sul glockenspiel
ed arpeggiando un LA minore sulle parti più basse dell’hammond
insistendo freneticamente
in alto ed in basso
sulle povere asticelle dei registri
sputando rane gialle ed ingoiando ramarri dorati
mentre la terra trema ed il geco disegna sul muro
il tuo nome: A..

Saprò darti follia e dolcezza
regina delle costruzioni future
ed al servizio della tua ispirazione
disegnerò dolci melodie con il liuto
vomitando sul tappeto le dissonanze del passato
ed abbracciando il sorcio prima che, su di lui, cali la ghigliottina delle regole d’igiene

Vorrei offrirti
un sorso d’acqua
ma hai lasciato che il saggio ti portasse con sè
e mi abbraccio da solo
nel ricordo del tuo profumo
delle labbra morbide
e del fiume di fiele che mi ha riempito la bile

scostante, imprevedibile, lontana
meravigliosa forma d’acciaio
palestra delle mie nuove emozioni
infine saprò scegliere, piuttosto ch’esser preda

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

animabella

Prossimo articolo

introspezione numero 8 (le fauci della lumaca)

Le ultime da Frammenti Notturni

Il mondo non ha bisogno

Il mondo non ha bisogno Di matti innamorati Né di ingenui sognatori Il mondo non ha bisogno Di uomini diversi E a

Amore

Vola il mio cuore in cima al monte più alto del mondo dove ogni uomo può pensarla come vuole e con orecchie

i miei bambini

I miei bambini sporcano il pavimento, talvolta inturgidiscono ghiandole morbide fomentando gemiti di lussuria e dolore I miei bambini senz’anima evocano piaceri

intuito

Suoni per la strada: automobili, bisbigli risate sguaiate il tintinnio di una chiave Immagini della mia stanza: pareti bianche, immagini scomposte tasti

alone

c’è il solito alone intorno alla luna sento dentro la forza vibrante di una decisione una strada obbligata mi si para innanzi
TornaSu