Sembra che dalla mia dipartita da Taranto le cose siano volte progressivamente in peggio, ed eccoti servita una bella contraddizione alla pagina precedente. Sono in licenza domenicale, finalmente a casa dovrei dire… col cazzo. Adesso sto realmente valutando l’ipotesi di chiedere un trasferimento, se non fossi stato spedito così vicino a casa almeno non sarei costretto a ritrovarmi di nuovo a contatto con la mia misera realtà. Forse non ti ho parlato di Ivana e Sergio e della loro separazione, bene, tempo risparmiato, difatti si è trattato di una separazione fisica, si amano entrambi come i pazzi, ed io, ancora a chiedermi se ne sono innamorato, mi ritrovo così bruscamente sollecitato da questi episodi. Il giorno in cui ho saputo del loro riavvicinamento da Gianni mi sono saliti i nervi a fior di pelle, ho litigato con alcuni miei commilitoni attirandomi le antipatie di molti fra i quali anche Massimo che mi giudicava diverso. Almeno mi sono potuto rendere conto di quanto sia importante lasciarsi assorbire dal sentimento, solo l’amore può liberarci dal peso delle nostre limitazioni, non c’è nulla di paragonabile alla dolcezza che si ricava da un bacio da parte dell’amata, o dalla dichiarazione di amicizia anche del più banale e poco spirituale di tutti gli uomini. E adesso, che non posso fruire né dell’una né dell’altra cosa, mi sento un vulcano di collera pronto ad esplodere… già, è davvero importante lasciarsi trascinare dal flusso del sentimento.
27 Marzo 1994 (domenica) ore 19:00
Le ultime da Diario
la "fottuta" dei periodi grigi
Caro blog (d’ora in poi ogni incipit sia così … stikatz) Sono le 2 di notte, ho appena visto my little eye
16 Giugno 1994 (giovedì) ore 21:00
L’atmosfera che domina queste ore paranoiche evoca tristezza, attorno a me il vocio informe di un gruppetto di militari che sono costretto
Verità in Valsusa
Questa mattina ho ricevuto una e-mail sconcertante da un amico; per dovere di libera informazione la pubblico di seguito: Questa mattina le
sincera agonia
E’ notte… e la notte mi è sorella. Avrei avuto voglia di scrivere una canzone, una bella canzone che parlasse di agonia
Distacco da possesso
C’è una cosa che oggi mi fa riflettere ancora, come se non ne avessi abbastanza oramai. Se amarsi significa possedersi, cioè l’uno