Ma cos’è questa vita terrena se non una prova a cui ci sottopone Dio per renderci meritevoli poi di entrare nel suo regno! Dovrei forse vivere unicamente nella speranza di un futuro migliore? Non capisco più niente e a nulla è servito il magico olio che il vescovo ha impresso sul mio viso ultimamente. Ieri mentre tornavo dalla radio ho incontrato gli amiconi di un tempo, che gentili a spruzzarmi addosso tutta quella schiuma e di poi a prendersi gioco di me… scherzi a parte mi sono divertito talmente che mi sembrava assurdo che avessimo tagliato i contatti per tanto tempo. Vorrei tornare con loro ma l’orgoglio mi impedisce di farlo, dovrei usare forse delle smancerie del tipo: mi siete mancati, o ancor peggio, non posso vivere senza la vostra amicizia; no, troppo imbarazzante, anche se dal profondo della mia anima desidero poter ritornare con loro come a un tempo, a scherzare sulla mia tragicomica situazione con Tiziana, a prenderci a cazzotti, a cadere nelle acque del fiume, a piangere insieme, a confidarci i nostri piccoli segreti, a svelarci le nostre paure e a chiederci consiglio vicendevolmente.
19 Febbraio 1990 (lunedì) ore 19:00
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25 Gennaio 1985 (venerdì) ore 7:07
Nutro sempre maggiore sentimento per Francesca, devo rivelarle i miei sentimenti. Mia madre mi ha consigliato il da farsi: le scriverò una
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A Santiago lungo il Cammino del Nord – Prologo
Riprendo in mano la moleskine che mi è stata compagna sulla via di Santiago. Sono passati quattro anni da quell'esperienza e da