13 Luglio 1995 Giovedì ore 22:25

13 Luglio 1995
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Ho da poco terminato di scrivere una lettera alla mia dolcissima Cristina. Sono entusiasta di me per come sia riuscito a esprimere finalmente su carta tutte le mie emozioni del momento, che sia riuscito a tradurre il linguaggio del cuore in corretto italiano e che il destinatario della  mia opera sia proprio lei che più di ogni altro merita tutta la passione che ho riversato in quattro fogli di quadernone. Oggi pomeriggio siamo riusciti a parlare, lei mi ha dato la possibilità di  sfogare i problemi che ho avuto coi miei genitori… le solite cose rese però più serie da una mia violenta reazione nei loro confronti dovuta al malessere generale di  questi giorni. Poi dopo la fine del programma, abbiamo parlato di noi… a parte qualche stronzata sulla quale stendo un velo pietoso, il discorso mi ha permesso di riacquistare fiducia in lei, fiducia nell’amore che prova per me e, a parte la spiacevole situazione che sono costretto ad accettare, il sentirmi ancora amato da lei mi riempie di gioia, la rabbia è scomparsa e la mia volontà di potenza è ai massimi livelli. Inutile negarlo, la mia vita dipende da lei… forse avrò usato parecchie volte ‘ste frasi, ma questa è la prima volta che ne sono realmente convinto. Quando avevo deciso di allontanarmi da Tiziana, e poi da Ivana, non mi ero sentito così angosciato come nei giorni in cui cercavo di convincermi che non avrei più dovuto vedere Cristina… non la lascerò più. So che prima affermavo le stesse cose, ma adesso è diverso, e che diamine… dovevo crescere prima o poi. Cristina, quanto adoro invocare il suo nome prima di addormentarmi, quanto bene mi fa lo stare in sua compagnia; e adesso mi piace crogiolarmi nell’idea che non è cambiato nulla… voglio urlare il suo nome, ma non posso, c’è un finanziere al piano di sopra, non vorrei che mi rinchiudessero proprio adesso. Cristina che meravigliosa invenzione.

– estratto della lettera 13 Luglio

[…] La domanda che ha tormentato il mio povero cervello stremato, quella domanda che solo oggi pomeriggio sono riuscito a porti, la maledetta paura che tu non l’avessi presa poi così bene, in più il senso di colpa che non mi ha mai abbandonato in questi quattro strasfigati giorni, mi hanno impedito di capirti e così parlarti, continuare a ricordarti che sei la cosa più importante per me. Il malumore di questi giorni, la perdita di ogni interesse, il sempre maggiore mio disagio esistenziale, tutto ciò che spesso mi causa reazioni incontrollate e folli, ciò che mi spinge a dire ciò che non penso e a mettere in pratica azioni di cui poi mi pento, tutto questo ha la sua origine nella mia folle paura di perderti […] L’aver parlato con te oggi, l’aver chiarito delle cose importanti […], mi ha rimesso in sesto… sono andato a casa e ho affrontato i miei genitori con la solita tranquillità. […] Sai, qualche giorno fa mi ha assalito un pensiero atroce, il pensiero che io non ti meritassi… effettivamente è proprio così […], quante volte è toccato a te ribaltare la situazione, quante volte hai dovuto sopportare le mie stranezze! Troppe […] Credimi amore, mi sento ancora terribilmente in colpa […]. La solitudine ha fatto di me una persona difficile, sempre all’erta […]. Perdonami ancora […]. Ti amo Cristina, lo dico sinceramente, non credo che riuscirei più ad abituarmi ad una vita senza di te… violini, violini. A proposito delle stronzate che hai detto a proposito di Ivana, secondo me sei un po’ complessata… giuro su ciò che c’è fra noi che lei non potrebbe reggere il confronto con te. E’ stata una persona importante per me, questo è vero, ma la stragrande maggioranza delle qualità che le attribuivo me le inventavo di sana pianta. Con te non solo non è stato necessario, ma giorno dopo giorno ne ho scoperte di nuove (e continuo a farlo), giorno dopo giorno mi innamoro sempre più di te, giorno dopo giorno sono sempre più consapevole che solo in te posso trovare me stesso, solo per te ha un senso la mia vita, solo con te dividerei i miei giorni[…]

Ti amo tantissimo, tuo per sempre Nicola[…]

P.S.

Non smitizzarmi, perdonami

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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